Casa Notizia Il clone cinese di "Pokémon" perde 15 milioni di dollari in una causa sul copyright

Il clone cinese di "Pokémon" perde 15 milioni di dollari in una causa sul copyright

by Victoria Dec 11,2024

Il clone cinese di "Pokémon" perde 15 milioni di dollari in una causa sul copyright

The Pokémon Company ottiene una vittoria significativa in una causa per violazione del copyright contro le aziende cinesi che hanno sviluppato un palese clone di Pokémon. Un tribunale di Shenzhen ha concesso alla società 15 milioni di dollari di risarcimento danni dopo una lunga battaglia legale.

La causa, intentata nel dicembre 2021, prendeva di mira gli sviluppatori di "Pokémon Monster Reissue", un gioco di ruolo mobile accusato di copiare direttamente i personaggi, le creature e le meccaniche di gioco principali dei Pokémon. Il gioco, lanciato nel 2015, presentava personaggi sorprendentemente simili a Pikachu e Ash Ketchum, rispecchiando le battaglie a turni e la raccolta di creature centrali nel franchise Pokémon. Pur riconoscendo l'esistenza di altri giochi di cattura di mostri, The Pokémon Company ha sostenuto che "Pokémon Monster Reissue" andava oltre l'ispirazione, costituendo un vero e proprio plagio. Le prove includevano l'uso di illustrazioni di Pikachu di Pokémon Giallo sull'icona del gioco e sui materiali promozionali con Ash Ketchum, Oshawott, Pikachu e Tepig, tra gli altri personaggi riconoscibili.

Inizialmente chiedendo un risarcimento di 72,5 milioni di dollari, oltre a scuse pubbliche e alla cessazione dello sviluppo, della distribuzione e della promozione del gioco, The Pokémon Company alla fine si è assicurata una sentenza da 15 milioni di dollari. Secondo quanto riferito, tre delle sei società convenute intendono ricorrere in appello. The Pokémon Company ha affermato il proprio impegno nella protezione della propria proprietà intellettuale, garantendo ai fan di tutto il mondo la possibilità di godersi i contenuti Pokémon senza violazioni.

Affrontando le critiche passate relative agli avvisi di rimozione dei progetti dei fan, un ex responsabile dell'ufficio legale ha chiarito l'approccio dell'azienda. Don McGowan ha affermato che The Pokémon Company non cerca in modo proattivo i progetti dei fan, ma interviene quando i progetti ottengono una notevole popolarità, ad esempio attraverso il crowdfunding. Ha sottolineato che l'azione legale è l'ultima risorsa, evidenziando la preferenza della società per evitare azioni legali contro i fan. Tuttavia, la società ha precedentemente emesso avvisi di rimozione per progetti con presenza online anche minore, inclusi strumenti creati dai fan, giochi come Pokémon Uranium e video virali. Questa sentenza da 15 milioni di dollari sottolinea l'impegno di The Pokémon Company nel proteggere i propri diritti di proprietà intellettuale, offrendo allo stesso tempo uno sguardo al suo approccio articolato alla gestione dei contenuti creati dai fan.